Concordato con la Prussia

Il testo del concordato del 1929 tra Santa Sede e Stato Libero di Prussia con la firma di papa Pio XI.
Mappa dello Stato Libero di Prussia al tempo della Repubblica di Weimar.
Eugenio Pacelli, futuro Pio XII, ai tempi della nunziatura apostolica di Berlino.
Otto Braun, Primo Ministro della Prussia (Preußischer Ministerpräsident) quasi ininterrottamente dal 1920 al 1932.

Il Concordato con la Prussia venne stipulato tra la Santa Sede e lo Stato Libero di Prussia il 14 giugno 1929 ed entrò in vigore il 13 agosto successivo, a seguito dello scambio degli strumenti di ratifica tra le parti contraenti.[1]

L'accordo venne siglato a Berlino alla presenza dei rispettivi plenipotenziari: per la Santa Sede, Eugenio Pacelli, arcivescovo titolare di Sardi e nunzio apostolico in Germania; per lo Stato prussiano, Otto Braun, Primo Ministro prussiano, Carl Heinrich Becker, Ministro per la Scienza, l'Arte e l'Istruzione Pubblica, e Hermann Höpker-Aschofp, Ministro delle Finanze.

Il testo ufficiale venne pubblicato, in italiano e in tedesco, sugli Acta Apostolicae Sedis nel fascicolo di agosto 1929.

In base al concordato, papa Pio XI pubblicò il 13 agosto 1930 la bolla Pastoralis officii che diede attuazione formale e canonica alle disposizioni concordatarie relative all'organizzazione ecclesiastica nello Stato prussiano.[2]

  1. ^ AAS 21 (1929), pp. 542-543.
  2. ^ AAS 23 (1931), pp. 34-41.

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